Firmata da Giandomenico Belotti (1922- 2004) per Alias l'azienda che lui insieme a Enrico Baleri e Carlo Forcolini avevano fondato a Bergamo nel 1979. Rimane un simbolo nella storia del design ed è la prima delle sedie Alias entrate nella collezione del MoMA di New York e che fa parte della collezione permanente al Triennale Design Museum di Milano.
E' realizzata con fili in PVC colorato tesi intorno ad un esile telaio in acciaio tubolare che costituisce la seduta e lo schienale. Ha una linea pulita, essenziale, insolita ma pratica per il tipo di rivestimento. Dal punto di vista ergonomico SPAGHETTI CHAIR 101 è un prodotto che nonostante la sua leggerezza si adatta perfettamente al peso e alla forma di chi vi si siede.
Ricorda le sedute in corda di Hans Wegner o quelle di Poul Kjaerholm ma l'uso di un materiale innovativo come il PVC e la struttura essenziale e leggera la rende un oggetto unico.
Giandomenico Belotti nasce a Bergamo il primo dicembre 1922. Studi presso l'Istituto superiori di industrie artistiche, Isia di Monza e il liceo artistico di Brera. si iscrive alla Facoltà di architettura del Politecnico di Milano nel 1941, seguendo un percorso formativo che si protrae per lungo tempo e durante il quale Belotti alterna numerose esperienze lavorative. Si occupa di restauro, arredo urbano e design industriale. Collabora con vari enti privati nazionali e musei e artisti come lo scultore Marino Marini. Progetta per aziende come Lucente, Foppapedretti, Ascom e Artnet. Lavora molto all'estero in Paesi in via di sviluppo come l'Argentina, Faso, Costa Rica, Burkina, Capo Verde, Mozambico e Tunisia per la realizzazione di importanti opere architettoniche. Muore a Bergamo nel 2004.