Un livello troppo basso di umidità è altrettanto preoccupante perché può avere sull'organismo effetti non piacevoli e provocare mal di gola, secchezza delle vie respiratorie e delle mucose, allergie dovute al sollevamento delle polveri e ostruzioni delle vie nasali, pelle disidratata e occhi arrossati.
Il fenomeno è tipicamente invernale quando l'accensione degli impianti di riscaldamento riducono al minimo l'umidità in casa. A questo punto è indispensabile ristabilire la presenza di umidità giusta negli ambienti domestici
Ne esistono di tre tipologie:
I modelli più semplici hanno solo il pulsante di accensione e spegnimento altri possono essere dotati di sistemi che permettono di controllare il livello di umidità nella stanza in questo modo una volta raggiunto quello ideale, l’apparecchio si spegne. La presenza di un timer può essere utile perché in questo modo è possibile programmare l'accensione dell'apparecchio qualche ora prima del nostro rientro a casa.
Bisogna rispettare alcune importanti norme come evitare inutili ristagni soprattutto quella di se si lascia tanta acqua ristagnare nel serbatoio perché potrebbe provocare la formazione di muffe e batteri. Al contrario dimenticarsi di caricarlo con l'acqua porterebbe una volta acceso ad un surriscaldamento del motore e ad uno spreco di energia elettrica. Meglio utilizzarli solo quando si è in casa, altrimenti sceglierne uno con la funzione di autospegnimento quando non c’è più acqua. L’umidificatore potrebbe essere dotato di un filtro HEPA, come quello presente nella maggior parte degli aspirapolvere, che trattiene la polvere, e di una vaschetta dove mettere le essenze, da utilizzare con parsimonia perché possono essere allergeniche e irritanti.